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Africa Settentrionale, Articelere, Celere, Gaetano Borghi, PRINCIPE AMEDEO DUCA D'AOSTA, Reggimento Artiglieria Celere, Terzo
Ad integrazione dell’album relativo alla nostra Medaglia d’Oro al Valor Militare, pubblico la sua immagine in alta uniforme e con kepì e criniera, che mi ha fatto cortesemente avere il figlio Giorgio.
Capitano Gaetano Borghi
Medaglia d’Oro al Valor Militare
Reggimento Artiglieria Celere
“Principe Amedeo duca d’Aosta” (3°)
Comandante di batteria a difesa di un’importante posizione col fuoco dei suoi pezzi graduati a zero e di poche armi automatiche arrestava il nemico che a costo di gravissime perdite era riuscito ad avvicinarsi. Ferito ad un ginocchio si trascinava di pezzo in pezzo, animando l’azione ed infondendo fede ed entusiasmo nei suoi artiglieri. Colpito una seconda volta alla fronte, rifiutava ancora il trasporto al posto di medicazione e continuava per ben sette ore a contrastare il passo all’avversario, noncurante della violenza degli attacchi e del tiro di controbatteria che riduceva al silenzio i suoi cannoni. Raccolti i pochi superstiti attorno all’ultimo pezzo efficiente ne dirigeva il tiro fino all’ultimo colpo. Ricevuto l’ordine di ripiegare, esausto nel fisico, ma indomito nello spirito, regolava il movimento dei suoi uomini, e rimasto ultimo, visti vani i tentativi di un suo ufficiale di sorreggerlo gli ordinava virilmente di porsi in salvo, cadendo poi quasi esanime poco lontano dalla posizione. Raccolto dopo due ore, riuniva le sue forze e con bella fierezza diceva al suo colonnello: “I suoi artiglieri si sono battuti da eroi”. Quota 183 di Carmutes er Regem (Cirenaica), 14 dicembre 1941