«…così adoperando avrò modo di ricordare uomini (…) i cui nomi un dì ben noti e da noi ed oltre monte, ora sono da assai pochi conosciuti e rammentati. Il ricordo, anche se breve, delle opere loro, potrà servire di esempio e di stimolo ai presenti ed ai venturi (…) Proinde ituri in aciem (…) et maiores cestros et posteros cogitate (perciò nell’andare alla pugna agli avi vostri ed ai posteri pensate)».
Carlo Volpini*
Questo sito parla delle «Volòire», le celebri «Batterie a Cavallo», e delle Unità militari, che nel corso della storia del Regio Esercito prima, e dell’Esercito italiano poi, ne hanno ereditato la nobile indole e le gloriose tradizioni, custodendole e perpetuandole sui fronti dei cimenti in cui l’Italia ed i suoi figli migliori hanno combattuto.
Oggi lo spirito delle «Volòire» si incarna nel Reggimento Artiglieria a Cavallo, «il miglior reggimento di cavalleria ed al contempo il miglior reggimento d’artiglieria», nel quale ho avuto l’onore di servire il mio Paese in qualità di volontario in ferma annuale.
Questo mio lavoro di ricerca, storica ed iconografica, è dedicato al 78° Comandante del 1° Gruppo «Volòire», agli Ufficiali, ai Sottufficiali ed ai Volontari membri della Prima Batteria Obici «Sirtica» nel periodo che va dal 9 dicembre 2003 al 3 dicembre 2004, con i quali ho vissuto un anno indimenticabile.
C.le VFA (a.cav.) Avv. Yuri Tartari
XII blocco VFA 2003 – Addetto ai Comandi
Sez. C.do – 1^ Btr. «Sirtica» – 1° Gr. «Volòire» – Rgt. Art. Cav
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Grazie Yuri per il magnifico lavoro che hai fatto. Mi sono permesso di darti del tu in quanto essendo anch’io un ‘vecchio Kepi’, ho imparato che il rispetto, non ha bisogno di barriere di forma. Appartenere ad un Reggimento cosi speciale, ti cambia dentro e le persone che hanno avuto questo ‘dono’ speciale, si riconoscono a distanza. Abbiamo un amico in comune il Gen. Caccavella, che è stato mio comandante di Gruppo (II°) nel periodo di leva. Io sono un C.M. del 3°/80 e purtroppo ho contribuito all’organizzazione dei festeggiamenti per il 150°, ma poi non sono riuscito a partecipare alla commemorazione. Quanta fatica con il Serg. Piscitelli, per mettere in funzione il carro che era localizzato nel ‘recinto’ del monumento agli eroi ……..quanto sudore e che gioia, quando siamo riusciti a metterlo in moto! Dopo tutto questo tempo conservo ancora la divisa….purtroppo, mi difetta in quanto sono cresciutello, ma non riesco a staccarmene. Bravo, continua in questo prezioso lavoro. Adesso ti saluto con quel grido che a tutti noi è familiare: VOLOIRE!